TERME SIBARITE S.P.A.
Sede Legale: Via Terme 2 - 87011 Cassano Allo Ionio (CS)
PI: 00180310781
Tel. +39 0982 94052/53
E mail grandhotel@termeluigiane.it
Per prestazioni
Sanitarie
Terme Luigiane
Via Fausto Gullo 6
87020 Acquappesa (CS)
Sito Web Realizzato by
AREA LOCALE
L'Hotel è circondato da una corona di colline boscose e dista solo 1,5 km dal Mar Tirreno. Le spiagge sono facilmente accessibili, e c'è una strada che porta direttamente allo Scoglio della Regina (Queens Rocks, uno sperone roccioso) a soli 1800 m di distanza. È inoltre presente un percorso lungo il lungomare di Acquappesa e l'accesso a vari percorsi pedonali lungo Guardia Piemontese Marina.
La cittadina termale è completamente attrezzata per fornire tutto il necessario per un soggiorno confortevole. (ristoranti, pizzerie, bar, parco termale, centro benessere, negozi, ufficio postale, farmacia, chiesa, parrucchiere).
Diversi sono i paesi limitrofi, ognuno dei quali, soprattutto nel periodo estivo, presenta numerose attrattive, per completare la visita.
Acquappesa, antico borgo situato in cima ad una collina con sottostante una marina accoglie, si offre al turista per godere delle sue caratteristiche storiche, folkloristiche e culturali.
Conosciuta fin dal 1700 come meta turistica per la sua bella spiaggia, l'aria buona e la coltivazione dei bachi da seta.
Il nome, evoluzione del latino “Aqua pendens” acqua sospesa , si riferiva alle abbondanti sorgenti d'acqua che un tempo sgorgavano dalla rupe sovrastante il paese, in rivoli e cascate.
A causa di alcuni ritrovamenti archeologici risalenti al VI secolo aC si ritiene che il villaggio sia stato fondato dagli antichi greci.
La minoranza etnica valdese costituisce la particolarità del luogo: seguaci dal XII sec. dell'idea religiosa di Pietro VALDO, che predicava il Vangelo in povertà, da cui l'appellativo di "poveri lombardi", i valdesi subirono la persecuzione per eresia. Profughi dalle valli alpine del Pellice, di Pinerolo e d'Angrogna, alcuni di essi raggiunsero nel 1345 la Calabria, stabilendovisi in luoghi sicuri ed arroccati.
Tra questi, l'altura di GUARDIA. Lombarda fino al 1863 e poi PIEMONTESE, conserva con il borgo arroccato ed i fieri "Guardioli" i più originali segni di allora nelle case, nei costumi, nelle usanze e soprattutto nella lingua "OCCITANA", tutt'ora parlata..
È gradevole visitare il Paese per la quiete, per il clima ed anche per i panorami e per il Museo etnico.
ITINERARI TURISTICI
Le Terme Luigiane hanno la fortuna di essere vicine a molte possibili destinazioni per brevi gite di un giorno: il Parco Nazionale e le Montagne della Sila, molti villaggi e città bizantine, l'itinerario della Magna Grecia, l'itinerario delle Etnie e l'itinerario Bizantino.
Oltre Guardia Piemontese (8 km) e Acquappesa (5 km), sono interessanti dal punto di vista artistico le seguenti località: San Marco Argentano – città normanna a 25 km, con la Torre e gli importanti resti dell'Abbazia Cistercense di La Matina o la religiosa Paola (16 km) e il Santuario di San Francesco. Per visualizzare un paesaggio suggestivo Isola di Dino e Maratea – 80 km di distanza oppure si può godere della zona boschiva di Fagnano (18 km) con i due laghi. Altri itinerari significativi sono proposti di seguito per una più completa conoscenza della Calabria.
L'altopiano montuoso più noto e più esteso dell'Italia meridionale, si sviluppa su un'altitudine media di 1400 m s.l.m. con cime che sfiorano i 2000 m (Monte Botte Donato). Numerosi sono i laghi (Cecita, Arvo, Ampollino e altri minori). I centri di villeggiatura più importanti, sia estivi che invernali, sono Camigliatello (75 km dalle terme) e Lorica (90 km).
San Giovanni in Fiore (95 km) merita una visita per la ricchezza dei tessuti e dell'artigianato orafo, per l'Abbazia fiorentina (1220) dell'abate Gioacchino “dotato di spirito profetico” (Dante).
25 km
Questo borgo medievale, situato in cima a un punto panoramico naturale che offre una vista mozzafiato sull'azzurro del Mar Tirreno. È uno scrigno di storia e natura e conserva le caratteristiche di un tipico borgo fortificato. Numerosi sono gli edifici da visitare tra cui i ruderi del castello affrescati dal famoso pittore Salvatore Fiume.
20 km
Il centro abitato è composto da due parti: il borgo medievale, che sorge su uno sperone roccioso a circa 150 m sul livello del mare, e il lungomare turistico.
25 km
La “città dei murales”, che si può ammirare passeggiando tra le viuzze e vicoli, sorge al centro della Riviera dei Cedri su uno sperone roccioso incuneato nel mare cristallino. È sede del famoso “Festival del Peperoncino”.
30 km
La piccola isola di Cirella, oggi parco marino, è caratterizzata da flora selvaggia e splendidi fondali. Le rovine dell'antico borgo, arroccato su un promontorio, offrono testimonianze di antiche civiltà. Al parco archeologico del Teatro dei Ruderi, sede di spettacoli estivi, il panorama è splendido.
Testimonianze dell'epoca bizantina sono evidenti nelle tracce del monachesimo orientale del VI e VII secolo nelle architetture del Battistero di Santa Severina (125 km) e della Chiesa Cattolica di Stilo (210 km). Gli affreschi della Chiesa Sottera di Paola (12 km) e i mosaici di San Demetrio Corone (45 km). Tracce letterarie dell'epoca si trovano nel Codex Purpureus Rossanensis – il Vangelo di S. Marco e S. Matteo, prezioso libro con 188 fogli e 15 miniature di pergamena rossa con caratteri in oro ed argento - uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento che ci sono pervenuti, e si trova nel Duomo di Rossano (75 km).
2500 anni fa, le città magnogreche di Sibari, Crotone, Locri erano città fiorenti. Oggi è possibile ammirare i resti di queste civiltà elleniche attraverso lo scenario archeologico di Sibari (53 km), gli imponenti scavi del Parco del Cavallo e il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. È possibile visualizzare l'ultima colonna in piedi "Capo Colonna" parte di un tempio dedicato a Hera proprio sulla costa di Crotone (145 km). Immergiti negli uliveti secolari di Squillace (105 km) o visita le rovine della Roccelletta e l'anfiteatro.
I musei sono ricchi di testimonianze delle arti più raffinate: tra questi i “pinakes” (tavolette votive di legno dipinto) di Locri (185 km) e i Bronzi di Riace, due bronzi greci a grandezza naturale di guerrieri barbuti nudi nel Museo di Reggio Calabria (198 chilometri).
La Calabria è stata sotto il dominio di molte tribù e nazioni nel corso della storia e i segni di queste persone possono essere visti nella nostra storia visiva; dagli Albanesi a Lungro (64 km) che fu la loro capitale in Italia, e sede del Vescovo Eparca dei Greci Ortodossi ai Valdesi a Guardia Piemontese (Terme Luigiane) dove si parla e si studia ancora un dialetto gallo-provenzale o “occitano” e si indossano ancora i costumi tradizionali della Valle Angrogna; ai Greci, Gallici, Condofuri e Bova (RC) (230km).
In questi centri si conserva ancora oggi la lingua ellenica; il glottologo Rolfs, definì questo “nobile linguaggio” un “tesoro della vita”.